mercoledì, dicembre 05, 2007

MOZIONE DEL GUS AL CONGRESSO FNSI: "SOSTENERE IL GUS NELLA LOTTA SULLA 150"


Inviamo il testo integrale della mozione sugli uffici stampa presentata dai vertici del GUS Nazionale, primo firmatario il Presidente Nazionale Gino Falleri, al XXV° Congresso della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, e approvata all'unanimità.

Franco Mariani
Segretario Nazionale GUS

MOZIONE

Nell’ottica di un sempre maggiore impegno del Sindacato Unitario dei Giornalisti Italiani per la concreta attuazione della legge 150/2000 sull’informazione e sulla comunicazione nella Pubblica Amministrazione – ancora disattesa nella stragrande maggioranza degli Uffici Stampa pubblici del nostro Paese - ed alla luce della favorevole sentenza della Magistratura del lavoro, che ha riconosciuto la piena titolarità della Fnsi per l’apertura del negoziato con l’Aran per il primo contratto nazionale di categoria

CONSTATATO

- che il GUS, Gruppo Uffici Stampa, in questi anni, è cresciuto e ha sviluppato la sua azione, diventando il punto di riferimento, di riflessione, di confronto, di analisi rispetto alla legge e alle sue problematiche applicative; che il Gruppo stesso svolge ormai, in varie parti d’Italia ed all’interno di varie Associazioni Regionali di Stampa, un ruolo fondamentale a tutela dei colleghi del settore ed ha anche raggiunto, in qualche caso, risultati e successi sindacali molto significativi;

che gli uffici stampa pubblici, in controtendenza con altri settori dell’informazione, continuano ad aumentare, senza che, nello stesso tempo, si proceda per la loro istituzione e regolamentazione nel pieno rispetto della dignità professionale dei colleghi che all’interno di essi operano e della normativa vigente;
che il GUS è in grado di mettere in rete, a servizio dei colleghi e degli organismi dirigenti nazionali e locali della Fnsi, un patrimonio di conoscenze e informazioni concretamente utili per la risoluzione di alcuni degli elementi più controversi della legge;

TENUTO CONTO

- che il pieno ed effettivo riconoscimento professionale dei giornalisti che operano all’interno degli uffici stampa della P.A. rappresenta anche una garanzia ineludibile per realizzare un’informazione pubblica obiettiva e trasparente, in perfetta linea coi principi e i dettami della legge 150 e che ciò può avvenire attraverso un quadro normativo e contrattuale certo;

- che per garantire tale quadro è indispensabile che la FNSI moltiplichi tutti gli sforzi e tutte le azioni rivolte ad avviare il negoziato con l’ARAN ed anche con le altre Organizzazioni sindacali, con l’obiettivo di rimuovere tutti gli ostacoli che attualmente impediscono lo sblocco della situazione di grave stallo che si è determinata nella contrattazione;

che i giornalisti che lavorano nella pubblica amministrazione subiscono spesso, ad opera dei vertici politici e burocratici, inaccettabili discriminazioni e condizionamenti, in presenza di contorte interpretazioni della legge 150 lesive della dignità personale e professionale dei giornalisti degli Uffici Stampa, dando origine a situazioni complesse e molto differenti sotto il profilo professionale, contrattuale e previdenziale, tutte meritevoli di attenzione e sostegno da parte del Sindacato;
che la mancata attuazione della Legge quadro a sette anni dalla sua emanazione e il mancato avvio del negoziato contrattuale ha prodotto e produce, nel settore degli uffici stampa pubblici al pari di tutte le altre forme di giornalismo, una sempre più allarmante crescita del precariato in varie forme, con un non più tollerabile accumulo di diritti acquisiti e una sempre più evidente e inderogabile necessità di affrontare con idee chiare e impegno totale la questione della stabilizzazione di questi colleghi precari;

RITENENDO

indispensabile intensificare l’iniziativa sindacale per salvaguardare dignità e diritti ai giornalisti impegnati quotidianamente in un servizio pubblico, così come è necessario promuovere sempre di più luoghi e momenti di confronto all’interno della categoria dei giornalisti su queste problematiche;

che la FNSI debba stimolare tutte le Associazioni Stampa Regionali ad intraprendere, in piena sintonia e sinergia con i Gruppi Uffici Stampa, ogni concreta iniziativa per la verifica dello stato di attuazione della legge 150/2000 ed ogni azione di vigilanza sul rispetto delle norme e della dignità e professionalità degli addetti, offrendo così ai giornalisti degli uffici stampa un riferimento sindacale sempre più solidale e credibile in grado di confrontarsi autorevolmente con le Amministrazioni pubbliche;

IMPEGNA LA SEGRETERIA, IL CONSIGLIO NAZIONALE E LA GIUNTA

a coinvolgere ed impegnare sempre di più il GUS, per i motivi prima elencati e per la sua esperienza e conoscenza delle problematiche locali e singole degli Uffici Stampa, nei suoi organismi nazionali e territoriali più rappresentativi (anche con la effettiva e operativa presenza di alcuni suoi membri nella strutture dipartimentali specifiche della FNSI) nell’elaborazione delle strategie e nei tavoli di trattativa, in quanto gruppo titolato e titolare di specificità e di conoscenze dell’ambiente e dell’organizzazione di lavoro;
a condividere e sostenere, all’interno del proprio programma di lavoro per il prossimo triennio, la necessità di una forte e diffusa iniziativa nazionale (da articolare nelle forme che si riterranno più opportune, anche con la mobilitazione di tutta la categoria interessata), per l’inquadramento dei giornalisti degli uffici stampa all’interno di un contratto quadro settoriale, dunque con il relativo profilo professionale e con l’applicazione degli istituti connessi, ma anche con l’elaborazione di una strategia precisa e complessiva per la stabilizzazione dei colleghi precari, che abbia come riferimento concreto la normativa espressamente prevista dalla Legge Finanziaria Nazionale. Ciò con l’obiettivo di dare più ampio respiro alla “questione” uffici stampa, di darle lo spessore di una vera e propria vertenza nazionale inquadrata all’interno della più grande vertenza dell’informazione in Italia, facendola uscire dalla non più sostenibile logica del “tavolo tecnico” per giornalisti specializzati, con una professionalità settoriale, e ponendola invece su quella, più complessiva e adeguata alla realtà attuale, della qualità, correttezza e trasparenza dell’informazione pubblica e del sempre più concreto sostegno ad un “pezzo” ormai molto rilevante, come dimostrano dati, numeri e screening nazionali e locali, della professione giornalistica in Italia;

-ad affrontare con rigore le problematiche delle deroghe sulle incompatibilità, espressamente previste dalla Legge 150, relative a addetti e capi uffici stampa, anche al fine di tutelare nel limite del possibile le aspettative dei colleghi disoccupati.