Previdenza complementare anche per i dipendenti del pubblico impiego. Lettera di Giovanni Rossi, segretario generale aggiunto della Fnsi, al ministro Nicolais: "Un'iniziativa corretta e necessaria"
22/01/07
Gentile Signor Ministro,la Federazione Nazionale della Stampa Italiana apprezza fortemente l’ipotesi, da Lei avanzata, di coinvolgere anche il personale della Pubblica Amministrazione nella riforma del sistema previdenziale complementare.
Si tratta, ad avviso del Sindacato dei giornalisti, di un’iniziativa necessaria e corretta tesa a garantire a milioni di lavoratori del pubblico impiego una adeguata protezione previdenziale oltre a costituire un ulteriore passo nella direzione di un inquadramento dei dipendenti pubblici maggiormente rispondente alle esigenze di una moderna politica del lavoro.In relazione a tale orientamento, da Lei autorevolmente espresso, la Fnsi sottolinea la necessità di consentire al personale pubblico che svolge attività professionale di natura giornalistica negli Uffici stampa della Pa, ai sensi della legge 7 giugno 2000 n. 150, di potere liberamente scegliere – nel rispetto delle previsioni del Decreto legislativo 252 del 2005 e delle norme che ne sono derivate – la forma complementare più rispondente alla propria caratteristica professionale alla quale potersi iscrivere ed a cui conferire le proprie competenze conclusive del rapporto di lavoro. Infatti, i giornalisti italiani hanno costituito – fin dal lontano 1987 – un Fondo complementare regolato contrattualmente. Ci pare logico che, così come avviene per la previdenza principale, correttamente individuata, per tutti i giornalisti dipendenti e liberi professionisti, nell’Inpgi, altrettanto possa avvenire per l’altro pilastro previdenziale, attraverso la possibilità di optare per il Fondo di Previdenza Complementare dei Giornalisti Italiani (Fpcgi), secondo le modalità che verranno elaborate per il pubblico impiego.La Fnsi resta a disposizione Sua e dei Suoi collaboratori per ogni chiarimento, contributo e collaborazione che sarà ritenuta necessaria.Con i più cordiali saluti.Giovanni Rossi(Coordinatore del Dipartimento Uffici Stampa)
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2 commenti:
Ma il blog è morto?
Perchè ti sembra morto?
Direi che 20 post in un mese sono sufficienti a dire che il blog è più che vivo.
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