martedì, gennaio 02, 2007

Consiglio Comunale di Napoli e vertenza Uffici Stampa

Di seguito il testo che il consiglio comunale di Napoli ha approvato, all'unanimità, lo scorso settembre sulla vertenza uffici stampa.
Sarebbe interessante se analogo documento fosse approvato da altre assemblee elettive della Campania.

"Intervento del Presidente del Consiglio comunale Leonardo Impegno ( DS) nella seduta del 29 settembre in merito alla vertenza dei Giornalisti degli Uffici Stampa:
Consiglieri, prima di dare inizio alla seduta vorrei comunicarvi, come del resto voi stessi vedete, che oggi il Consiglio Comunale di Napoli non ha l’assistenza del suo Ufficio Stampa.
Infatti, i giornalisti di questo Ufficio stampa hanno aderito allo sciopero nazionale indetto dalla Federazione della Stampa che chiede la riapertura della trattativa per il rinnovo del contratto dei giornalisti e, per i giornalisti degli uffici stampa pubblici, il concreto avvio della trattativa con l’Aran per la definizione del loro profilo professionale.
La legge 150 del 2000 assegna ai giornalisti pubblici il delicato compito di garantire un’informazione corretta e trasparente sulle istituzioni e sull’amministrazione. A sei anni dalla sua approvazione, i giornalisti degli uffici stampa pubblici non hanno ancora ottenuto il quadro contrattuale certo che la legge prevede per loro.
Nell’annunciare lo sciopero, i giornalisti pubblici hanno fatto appello ai parlamentari che approvarono la legge 150/2000 perché non resti inapplicata una legge dello Stato.
Credo di interpretare il pensiero dell’Aula se dico che alle giornaliste e ai giornalisti in sciopero oggi va la solidarietà delle forze politiche, presenti in questo Consiglio, perché come ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano “ tra i diritti primari che si devono riconoscere ai giornalisti c’è quello ad avere un contratto di lavoro regolarmente rinnovato” .
A queste parole, definite dal Segretario generale della FNSI, Serventi Longhi, “ parole di pietra “ voglio aggiungere che va garantito ai giornalisti che operano nella Pubblica Amministrazione, il diritto al riconoscimento della loro professionalità."

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