martedì, febbraio 12, 2008

LIMITAZIONI DI RISORSE PER LA L.150 (?)

Fin dalla sua promulgazione (giugno 2000) e da più parti ci siamo ormai abituati a sentire di diffuse difficoltà per l'applicazione della 150 a causa di una presunta "scarsità di risorse" o "razionalizzazione della spesa". Da ultimo i casi dei Comune di Aosta e di Porto Empedocle. Senza voler mettere in discussione o dubitare della veridicità delle motivazioni addotte dai rispettivi Amministratori, però, da tempo cominciamo a nutrire, non per i casi specifici, seri dubbi sulla buona fede di tante Amministrazioni Pubbliche. In effetti, ci piacerebbe conoscere, attraverso una seria verifica della Corte dei Conti, quanti milioni di Euro extra-budget vengono letteralmente elargiti a favore di consulenze a fantomatici "esperti della comunicazione" e/o esternalizzazioni per attività d'informazione, comunicazione, iniziative cosiddette di marketing sociale e via dicendo. Il tutto in barba a quel "nobile" principio della razionalizzazione della spesa! Un costume, questo, tanto in voga che, a tratti, mette in imbarazzo persino i rappresentanti delle categorie interessate, i quali spesso divengono indirettamente complici poichè "tutori" di opportunità occupazionali. Poco importa se queste opportunità non sono in linea con l'applicazione pedissequa di una legge dello Stato e non si attivano attraverso, ad esempio, avvisi pubblici, concorsi e/o selezioni scupolose ai sensi del DPR 422/2002.

Pasquale Di Benedetto
Presidente GUS Campania

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