lunedì, ottobre 22, 2007

GUS: Associazione autonoma. Perchè no?


Dal solerte ed impeccabile Segretario Nazionale GUS non potevamo che attenderci un altro puntuale intervento sullo stato di salute della grande famiglia dei Giornalisti Uffici Stampa. Uno stato di salute che, a tratti, rasenta una condizione pressochè comatosa.
Non già per i suoi attivissimi rappresentanti a livello nazionale o locali. Tra i quali, naturalmente, Franco Mariani. Mariani, infatti, ancora una volta evidenzia, con la passione che lo contraddistingue, il ruolo, le funzioni e l'insostituibile contributo che forniscono quotidianamente i Giornalisti degli Uffici Stampa siano essi di Enti pubblici, siano essi di Aziende private. Ancora, aggiunge Mariani, questi giornalisti sono scesi in sciopero ogni qualvolta sono stati chiamati a solidarizzare anche con i colleghi umiliati da una reiterata azione di sabotaggio rispetto ad un sacrosanto diritto ad avere un contratto rinnovato. Già qui, però, caro Franco, abbiamo evidenziato, almeno noi, come sia attraverso i comunicati dei TG nazionali o attraverso la valanga di interventi sui più blasonati quotidiani, mai, ma proprio mai, si accennò alla umiliante condizione degli Addetti Stampa. Salvo, però, inviare ispettori presso le Pubbliche Amministrazioni al fine di diffidarle a causa della mancata applicazione della Circolare del Ministero del Lavoro per il versamento dei contributi INPGI. Non da ultimo, un'altra circolare che invita le P.A. a predisporre un apposito registro contabile esclusivamente per quei (non)dipendenti che espletano attività di Informazione. Ben vengano tutte queste forme di "organizzazione contributivo-contabile", ma a fronte di tanto, caro Franco cosa ne hanno ricavato fino ad oggi i colleghi Addetti Stampa? Nulla, ma proprio nulla. Esclusivamente solitarie azioni legali di tipo privatistico per vedersi riconoscere anni e anni di attività di addetti Stampa senza alcun riconoscimento nè di tipo giuridico, nè di tipo economico. Orbene, caro Franco, ben vengano anche le ipotesi, non tanto remote, del Presidente Falleri di prevedere una "associazione professionale a se stante". La prova e riprova di tali supposizioni, è l'imminente Congresso Nazionale di Bari. Non una parola, non un rigo, non una menzione rispetto alla scandalosa situazione della Legge 150/2000. Una considerazione offensiva degli Uffici Stampa alla stessa stregua delle miriadi di scioperi per il rinnovo del contratto giornalistico. Concludo, caro Franco, con l'assicurazione che non sei solo ad esternare senza paure l'effettiva condizione dei "peones" del giornalismo italiano.

Pasquale Di Benedetto
Presidente GUS Campania

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