venerdì, aprile 06, 2007

Urge il confronto con i Confederali della Funzione Pubblica

Il problema da risolvere è il rapporto con i sindacati della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil. È da una intesa con questi che dipende, al momento, la possibilità di sbloccare quella parte della legge 150 che da sette anni attende una corretta applicazione: la definizione del profilo professionale per via contrattuale. La Fnsi – da tempo – ha consegnato ai tre sindacati di categoria delle maggiori confederazioni il testo dell’ipotesi di profilo professionale già concordata a suo tempo con le organizzazioni sindacali autonome (con la sola eccezione della Confsal). Ora si attende che le tre Fp dicano la loro, facciano le osservazioni che ritengono opportune, insomma si confrontino con il sindacato dei giornalisti partendo dal merito delle cose da fare. Giovedì 5 aprile avrebbe dovuto esserci il sospirato confronto. Su richiesta confederale è stato rinviato. Poco male: ci rendiamo conto che gli impegni premono. Poco male, purché l’incontro venga rifissato e si faccia. Anche la questione posta dai giornalisti riguarda i lavoratori del pubblico impiego. Si è atteso molto per arrivare a questo punto. L’attesa non può essere infinita. Si tratta di concordare un testo che definisca il ruolo professionale del giornalista nella Pubblica amministrazione, gli garantisca gli istituti propri della categoria, ne ribadisca i riferimenti deontologici e di legge.
Dopo si dovranno discutere forme e modi della rappresentanza sindacale nonché le modalità della trasposizione dell’intesa all’interno dei contratti di comparto. C’è ancora molto da fare. La Federazione della stampa è determinata a farlo.
Giovanni Rossi

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