giovedì, novembre 08, 2007

CONFLITTO D'INTERESSI, SANZIONATO PUBBLICISTA - L'ORDINE APRE ALTRI PROCEDIMENTI DISCIPLINARI

Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti del Veneto ha inflitto la sanzione dell'avvertimento ad un giornalista pubblicista che, in qualità di corrispondente di un quotidiano locale, ha scritto e firmato alcuni articoli riguardanti argomenti relativi all'attività della Ulss di cui è dipendente e per la quale si è occupato anche della stesura di comunicati stampa.

Tale comportamento è in palese conflitto d'interessi ed è stato ritenuto contrario ai doveri di lealtà e di buona fede a cui il giornalista deve attenersi in base a quanto stabilisce la Legge professionale (articolo 2 della Legge 69 del 1963) e il Codice deontologico, il quale pone divieto di assumere incarichi in contrasto con l'autonomia e l'indipendenza e con l'obbligo di essere e apparire corretti.

Nel caso specifico il pubblicista si sarebbe dovuto astenere dall'occuparsi per il quotidiano di tutte le notizie riguardanti l'attività della Ulss per la quale lavora: i sui articoli, infatti, potevano essere, o quantomeno apparire, condizionati dalla carica dallo stesso ricoperta nell'ambito della Ulss.

Ascoltato davanti al Consiglio, il pubblicista ha dichiarato di essersi reso conto della violazione commessa e si è impegnato a non ripetere in futuro altri comportamenti dello stesso tipo.

In tema di conflitto di interessi il Consiglio regionale dell'Ordine del Veneto ha aperto numerosi altri procedimenti nei confronti di giornalisti che scrivono articoli per varie testate giornalistiche in relazione alle stesse tematiche trattate in qualità di addetto stampa o di dipendente/amministratore di enti o società.

Tale condotta non è corretta deontologicamente e verrà sanzionata in tutti i casi accertati.

Al fine di sensibilizzare i colleghi, l'Ordine Veneto richiama i giornalisti della regione a cessare tutti i comportamenti in conflitto di interessi e sollecita direttori, capi redattori e capi servizio a vigilare affinché non si verifichino situazioni incompatibili con la deontologia professionale, le quali hanno ripercussioni negative sia sull'immagine dei giornalisti, che sulla credibilità delle testate per le quali scrivono i colleghi che operano in conflitto d'interesse.

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